Sono circa 200mila, rappresentano solo il 4,78% del tessuto imprenditoriale italiano, eppure sono responsabili del 41% del fatturato nazionale, del 33% dell’occupazione nel settore privato e del 38% del valore aggiunto del Paese.
Stiamo parlando delle Pmi Italiane, pilastro fondamentale dell’identità imprenditoriale del nostro Paese. Un tessuto sfaccettato ed estremamente variegato, che si traduce in realtà differenti tra loro e differenti nei comportamenti:
- Microimprese(meno di 10 addetti e fatturato annuo inferiore a 2 milioni di euro): Nonostante le loro dimensioni più contenute, svolgono un ruolo significativo nel panorama economico nazionale.
- Piccole Imprese (tra 10 e 49 addetti e un fatturato annuo inferiore a 10 milioni di euro). Benché più grandi delle microimprese, queste conservano una flessibilità e una capacità di adattamento che le rendono essenziali per l’economia.
- PMI Large (tra 50 e 249 addetti e un fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro o un totale di bilancio inferiore a 43 milioni di euro). Queste imprese, pur mantenendo dimensioni più contenute rispetto a giganti aziendali, sono cruciali per garantire una competizione equilibrata nel mercato: sono imprese considerate in evoluzione, con una buona capacità di crescita necessaria per nuovi obiettivi di sviluppo.
PMI Agrifood – Punti di forza?
La qualità, ovviamente Made in Italy, avvalorata da Dop e Igp protagoniste anche dei mercati internazionali. La cultura, radicata nello stretto rapporto con il territorio e nella capacità di evolvere mantenendo fedele il legame con la tradizione. L’adattabilità al cambiamento, laddove il minore apparato è anche meno appesantito da burocrazia interna e da gerarchie rigide. L’innovazione, più spontanea rispetto a quella proposta dalle aziende maggiori: nelle piccole realtà la naturale struttura collaborativa genera le idee migliori e spesso,maggiore valore aggiunto. In aggiunta, la prossimità territoriale favorisce la trasmissione della conoscenza e dell’innovazione. Infine, la flessibilità nel rispondere alle alterne contingenze del ciclo economico, dimostrando grande competitività sul breve termine.
Le sfide da affrontare
Se nel breve termine le PMI dimostrano una grande capacità di scatto e avanzamento, è sul medio e lungo periodo che la partita si fa più accesa.
Pur mantenendo fede alle loro caratteristiche distintive e univoche, si può e si deve fare ancora molto:
DIGITALIZZAZIONE: Solo il 26% delle PMI può essere considerato maturo dal punto di vista digitale. In un mondo sempre più guidato dalla tecnologia, questa percentuale sottolinea la necessità cruciale di accelerare il processo di digitalizzazione per rimanere competitive. Digitalizzazione, eCommerce, utilizzo delle nuove tecnologie e dei dati disponibili in rete (Iot – Internet of things), sono tematiche centrali che le PMI devono affrontare per rimanere all’avanguardia. Le realtà più mature dal punto di vista della digitalizzazione ottengono performance economico-finanziarie migliori, per citare i dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano. In media, +28% di utile netto, +18% di profitti, +11% di EBITDA
SOSTENIBILITÀ: Con l’obiettivo 2030 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell‘ONU, il settore agroalimentare affronta sfide cruciali. L’industria alimentare è chiamata a ridisegnare i propri processi per garantire un approvvigionamento sostenibile, un uso efficiente delle risorse e una gestione responsabile degli imballaggi e del packaging.
EXPORT E INTERNAZIONALIZZAZIONE: L‘export agroalimentare italiano ha registrato un vero e proprio boom, segnando un +85% in dieci anni. Tuttavia, il settore food & beverage mostra una propensione all’export inferiore al 30%, a differenza del 48% nel settore manifatturiero, a causa della struttura frammentata delle imprese, con l’86% che ha meno di 10 dipendenti. Tale conformazione mette in luce differenze con competitor come la Germania, che gode di una propensione all’export superiore al 40% grazie a un tessuto imprenditoriale più strutturato.
D’altra parte, l‘internazionalizzazione d’impresa va oltre il mero export, coinvolgendo un approccio strategico ai mercati esteri, e l’integrazione di nuove strategie come la diversificazione della supply chain e l’espansione della ricerca e sviluppo. Questo approccio offre opportunità come l‘accesso a nuovi mercati e la diversificazione delle fonti, ma pone le PMI di fronte a sfide legate all’instabilità politica e alle fluttuazioni dei tassi di cambio, specialmente nei mercati emergenti.
In questo contesto, la delocalizzazione produttiva e l’ingresso nei mercati finanziari emergono come opzioni cruciali per le PMI, che cercano di bilanciare le sfide globali e capitalizzare sulle opportunità di un mercato globale in continua evoluzione.
APPROCCIO STRATEGICO: Se da un lato aziende e prodotti del Made in Italy sono unici perchè nascono da tradizioni e usanze trasmesse nel tempo e poi diventate realtà imprenditoriali grazie ad individui e poi famiglie che lo hanno reso possibile, dall’altro la spesso poca solidità di background manageriale ha creato un gap da colmare il prima possibile.
Occorre saper interpretare efficacemente i contesti competitivi, costruire validi modelli di interazione con i clienti e saper interpretare i loro bisogni, sviluppare e gestire i brand con una visione strategica sui mercati nazionali ed internazionali.
Tutto questo rappresenta, tra tutte, la sfida più ingente affinchè le Pmi si dotino di quelle caratteristiche necessarie a condurre un’impresa unica, quella del made in italy, in un contesto più ampio, moderno e dalla prospettiva globale.
Ginevra Consulting per le Pmi
Con Ginevra Consulting, le PMI possono affrontare con successo le sfide emergenti, trasformando l‘innovazione, la sostenibilità e l‘internazionalizzazione in opportunità concrete di crescita e successo nel contesto globale.
Soluzioni di Ginevra Consulting:
Consulenza Manageriale Integrata: offriamo consulenza manageriale su misura, ottimizzando amministrazione, risorse umane, strategie aziendali, marketing, comunicazione e gestione commerciale. Questo supporto aiuta le PMI ad affrontare l’innovazione, migliorare tempi e costi e adattarsi alle esigenze mutevoli.
Strategie Aziendali Avanzate: Con un focus su strategie ad hoc, Ginevra Consulting anticipa le richieste del mercato, innovando e rinnovando il business delle PMI. La creazione di identità aziendali competitive e piani di comunicazione integrata fa parte dell’approccio innovativo.
Branding, Digitalizzazione e Comunicazione: sviluppiamo strategie di digital marketing e comunicazione integrata, fornendo servizi su misura per ogni attività. Il processo parte da una pianificazione strategica del brand, costruendone l’identità di marca e la visual identity specifica. La pianificazione e l’implementazione di soluzioni digitali aiutano le PMI a migliorare la loro presenza online e affrontare la sfida della digitalizzazione.
Gestione del Food & Beverage: Attraverso una vasta esperienza nel settore F&B, Ginevra Consulting si occupa della gestione completa del comparto, dalla creazione di nuovi format al menu engineering, promuovendo e commercializzando le diverse iniziative. Questo è particolarmente rilevante per le PMI che mirano a crescere e diversificarsi nel settore.
Strategia per l’internazionalizzazione: attraverso un dettagliato check-up iniziale, valutiamo la determinazione, la conoscenza del prodotto, l’adattabilità internazionale e la solidità finanziaria delle imprese. Successivamente, sviluppiamo una strategia completa che definisce obiettivi chiari, analizza finanziamenti, seleziona mercati target e individua partner strategici.
Business Planning e Sviluppo: Ginevra Consulting pianifica e supporta la nascita, crescita e sviluppo del business delle PMI, definendo modelli competitivi ed innovativi. Questo aiuta a superare la sfida dell’export e dell‘internazionalizzazione, integrando nuove strategie e diversificando le fonti.